Il progetto

Il fine ultimo del progetto è quello di creare strumenti per ottimizzare la pianificazione dei percorsi di visita e dell’esperienza museale, e migliorare l’impostazione del marketing culturale da parte delle stesse istituzioni.

Obiettivi realizzativi

1

Studiare gli elementi che influenzano la visita museale individuale.

Come si modificano il comportamento e l’interesse individuale durante visita in un museo? Prevale la stanchezza, velocizzando l’esperienza, o l’interesse, rallentandone i ritmi e i tempi di sosta davanti alle opere? Questi sono alcuni dei quesiti a cui il progetto tenterà di rispondere.

2

Analizzare le traiettorie di visita attraverso sensori di movimento.

Sensori di movimento installati in due sale specifiche di Palazzo Braschi, oggetto del nostro studio, cattureranno le informazioni relative al comportamento del visitatore, acquisendone in tempo reale la posizione, l’orientamento della testa e il genere, in forma totalmente anonima.

3

Individuare problematiche legate ad elementi architettonici o allestitivi

Elementi strutturali e/o architettonici e una pannellistica poco comunicativa possono causare degli ostacoli nella visita museale. Il progetto si propone di individuare gli elementi di disturbo e di proporre delle soluzioni migliorative per l’esperienza del visitatore.

4

Utilizzare algoritmi di AI per marketing culturale

Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale saranno impiegati per analizzare diversi fattori della visita museale e mettendoli in relazione per ottenere dei modelli esperienziali più efficaci e funzionali ai diversi pubblici.

5

Analizzare la User eXperience per la fruizione culturale

I risultati delle elaborazioni con gli algoritmi di Intelligenza Artificiale saranno infine utilizzati per studiare l’esperienza museale dei visitatori del museo di Roma a Palazzo Braschi, e i suoi effetti sull’impatto della visita rispetto all’apprendimento cognitivo, alla customer satisfaction e all’accessibilità, per fornire una griglia di indici di miglioramento delle future visite museali e un modello di profilazione culturale avanzato.

Caso di studio
Palazzo Braschi

Facciata esterna su Piazza Navona

Facciata esterna su Piazza Navona | © S. Ceccarelli CNR ISPC

Dal 1952 Palazzo Braschi è sede del Museo di Roma, ma soltanto nel 1990 è concepito come luogo di raccolta di testimonianze artistiche e culturali della trasformazione della Capitale. Chiuso per inagibilità nel 1987, l’edificio venne sottoposto a complessi e ingenti lavori di ristrutturazione e restauro che hanno restituito nel 2002 l’originale splendore alla maestosa architettura, allo scenografico cortile, ai raffinati stucchi e pitture delle sale. 

Entrata al Palazzo Braschi dal chiostro

Entrata al Palazzo Braschi dal chiostro | © A. Pagano CNR ISPC

Nel 2017 è stato inaugurato il nuovo allestimento, organizzato secondo un criterio tematico e non più cronologico, attraverso le sale del secondo e terzo piano, con l’idea che Palazzo Braschi possa raccontare la storia di Roma tra il XVII e il XX secolo permettendo una lettura trasversale di fenomeni sociali e culturali avvenuti nella Capitale. Il primo piano del museo è invece destinato a ospitare le mostre temporanee.

Scalinata interna verso l’entrata al Museo di Roma

Scalinata verso l’entrata al Museo di Roma | © S. Ceccarelli CNR ISPC

Oggetto di studio del progetto ARTEMISIA sono le sale 1 e 6 del piano secondo, sede dell’allestimento museale permanente con sezione pittorica (fino al XIX secolo). Tali sale sono state scelte perché corrispondenti a due ambienti diversi del percorso espositivo: la sala 1 è l’ambiente di ingresso della mostra permanente ed è pensata come un punto di connessione tra i temi esposti nel museo, suggerendo due direzioni di percorso; la sala 6 si trova in prossimità dell’uscita ed è la più ricca di opere, anche di grandi dimensioni.

La metodologia

L’analisi viene effettuata attraverso sensori di ultima generazione, che riprendono le sagome degli utenti e permettono di considerare una serie di informazioni come le tipologie di utenza, di  traiettorie e di oggetti esposti, identificando anche l’angolo di visuale. Questi dati sono poi trattati con modelli analitici di Intelligenza Artificiale.

L’obiettivo è fornire dati di interesse per la pianificazione di visite e mostre, ma anche per comprendere le dinamiche cognitive del vissuto culturale.

Installazione sensori in sala 6 | © L. Ligios iComfort

Visualizzazione sensori in sala 1 | © L. Ligios iComfort

Timeline di progetto

Pipeline di lavoro

Il progetto si articolerà in 5 Working Packages (WP) tra i quali i primi due avranno carattere generale, coinvolgendo tutti i partner, mentre i successivi tre saranno ciascuno di esclusiva pertinenza di uno dei tre enti coinvolti, pur mantenendo una continua interlocuzione per il corso complessivo di progetto. I 5 WP possono essere descritti con le seguenti tematiche e tempistiche, riportate anche nello schema di seguito al testo:

WP0

promozione del progetto e disseminazione dei suoi risultati, sono coinvolti direttamente tutti i partner.

WP1

(1-7 mesi - coordinamento):

avvio del progetto e pianificazione generale, definizione dei requisiti e variabili di studio, installazione e setting dei sensori. Anche in questo caso saranno coinvolti tutti i partner.

WP2

elaborazione e sviluppo del modello per l’analisi dei dati provenienti dai sensori.

WP3

raccolta, elaborazione ed interpretazione critica dei dati.

WP4

sviluppo del prototipo di modello analitico per lo studio e la gestione dei flussi e la profilazione individuale.

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